16 ottobre 2020 Food

La rivoluzione agricola di Paolo Petrilli

Una storia che ha il sapore di altri tempi, quella di Paolo Petrilli e della sua azienda agricola. A partire dalla sua sede: una masseria del ‘700, tutta imbiancata a calce, con una chiesa, le camerate per i braccianti, le stalle e le fosse per il grano, nella campagna pugliese. Nei primi anni del ‘900 il nonno di Paolo Petrilli, decide di acquistarla e di accorparla alle altre attività di famiglia.

L’attività si tramanda di padre in figlio, fino alla svolta nel 1989, quando l’attuale proprietario comprende, in maniera pioneristica, il valore dell’agricoltura sostenibile.

Paolo Petrilli decide di voler fare qualcosa per lasciare un mondo migliore ai propri figli, adotta tecniche dell’agricoltura biologica e decide di dismettere l’utilizzo di pesticidi e diserbanti per non contaminare ulteriormente suolo, aria, acqua. La sua è una piccola rivoluzione agricola, che conduce tutt’ora con sensibilità, passione e professionalità insieme alla sua famiglia. Biodiversità, energia da fonti rinnovabili, rispetto dell’ambiente, sono i cardini dell’azienda, che ha optato per una produzione di qualità, anziché privilegiare la quantità.

Paolo Petrilli ha il merito di aver portato il pomodoro pugliese, nelle cucine stellate di tutto il mondo. Torremaggiorese, San Marzano, Prunilli sono le varietà di pomodoro rustiche che l’azienda ha recuperato da un contadino del posto, Ciro Sirena. La grande intuizione è stata dunque quella di reimpiantare i ceppi autoctoni, a lungo abbandonati dall’industria agroalimentare perché poco produttivi e dunque poco redditizi. Il Prunilli, ad esempio, una varietà che può essere coltivata in aridocoltura, produce 100 quintali ad ettaro, contro i 1000 delle tipologie di pomodoro privilegiate dall’industria.

Oltre al pomodoro, l’azienda produce vino e pasta. Anche l’uva e il grano vengono coltivati con tecniche di agricoltura biologica, raccolti manualmente e trasformati con tecniche artigianali.

La rinuncia ai prodotti chimici, lo sviluppo di un sistema produttivo eco sostenibile hanno effetti tangibili non solo sull’ambiente e sulla qualità dei prodotti, ma anche sulla salute dei consumatori. I pomodori Petrilli, infatti contengono quantità di licopene estremamente elevate, grazie alle basse rese e alle tecniche semplici di lavorazione, tanto che l’azienda ne ha brevettato la tecnica e l’impiego. Il licopene ha effetti antiossidanti, epatoprotettori e antinfiammatori, è importantissimo delle fasi fragili della vita, nell’infanzia, nella gravidanza e nella terza età.

Un successo meritato quello di Paolo Petrilli, che ha dimostrato come, lavorando con passione, rispetto della salute e dell’ambiente si possano raggiungere standard qualitativi altissimi e fare di una piccola azienda agricola a conduzione famigliare, una realtà conosciuta e apprezzata in tutto il mondo.  

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